La zia ha adottato un licantropo

Come va? Ce la faremo a sopportare le preoccupazioni? Non serve che dica esplicitamente per cosa, tanto ognuno di noi ha le sue preoccupazioni personali, oltre a quelle collettive. Ce la faremo a ritagliare dentro di noi la serenità necessaria a vivere una vita piena?

Personalmente trovo grande sollievo quando mi sottraggo al mondo grazie a un libro.


E quindi vi presento quello che ho appena terminato.


Dicono abbia ispirato Roald Dhal e magari hanno anche ragione, non saprei. Certo in ciò che scrive si trova quell’arguzia, quell’ironia affilata, raffinata e tagliente, la sfrontatezza che di solito fa subito pensare a Dhal. Eppure SAKI ossia Hector Hugh Munro (1870-1916) già tanto tempo fa, molto indietro negli anni, scriveva in questo modo… e pensare che adesso che sono passati 100 anni, guai a mettere una nota di colore più decisa nei testi. Bisogna essere leggeri, attenti a non turbare.





Gli otto racconti crudeli di questo libro edito dalla Salani nel 2002 sono un piccolo scrigno di crudele ironia narrata con un linguaggio discreto e deliziosamente curato, come forse solo gli inglesi (Saki è nato in Birmania ma è vissuto in Inghilterra) datati sanno fare (7,20 euro) Ma quanto sono belle queste storie!



Le illustrazioni di Quentin Blake, sempre efficaci e divertenti.

Ma non è finita qui. Vi consiglio di vedere questo video
su Tasha Tudor's (non solo autrice ed illustratrice).
Ci porta per mano nel suo giardino, nel suo mondo.









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