Intervista a Sara Ugolotti, l'illustratrice della raccolta di ninnenanne Sogni d'oro
Sogni d’ Oro è il mio primo albo illustrato scritto interamente in rime
e devo dire che le tue ninnenanne così delicate ma al tempo stesso
allegre e “nostalgiche” mi hanno fatta innamorare sin da subito di loro.
È stato un autentico viaggio nel sogno!
Quando lavoro su un testo nuovo, ciò che più apprezzo è la possibilità di interpretazione, e sotto questo aspetto le tue rime sono risultate perfette. La possibilità di giocare con le parole mi ha dato lo stimolo ad andare oltre il testo per creare qualcosa che non segua pedissequamente le parole ma che le arrichisca.
Prima d’ora ho sempre lavorato su testi
classici e romanzi d’autore quindi per me è stata un’esperienza nuova,
con un approccio diverso dal solito, perchè è stato
necessario pensare a diversi personaggi in diverse
situazioni.
La prima volta che le ho lette mi sono sin da subito
immersa totalmente nelle parole, e mi sono subito immaginata quello
che avrei potuto disegnare.
Ho avuto immediatamente un sacco di idee su come avrei potuto interpretare il testo per rendere i personaggi e le ambientazioni interessanti, e di solito questo è sempre un buon segno perchè significa che verrà fuori un lavoro finale per me soddisfacente.
Ho avuto immediatamente un sacco di idee su come avrei potuto interpretare il testo per rendere i personaggi e le ambientazioni interessanti, e di solito questo è sempre un buon segno perchè significa che verrà fuori un lavoro finale per me soddisfacente.
Quando lavoro su un testo nuovo, ciò che più apprezzo è la possibilità di interpretazione, e sotto questo aspetto le tue rime sono risultate perfette. La possibilità di giocare con le parole mi ha dato lo stimolo ad andare oltre il testo per creare qualcosa che non segua pedissequamente le parole ma che le arrichisca.
Mi sveglio sempre presto, e dopo il rituale quotidiano del caffè ,
porto fuori il mio peloso a quattro zampe e gli faccio fare colazione.
Fatto ciò, mi siedo alla scrivania, accendo il mio macbook e dopo aver
guardato le e-mail, inizio a disegnare.
Amo il
silenzio e vivo in un posto tranquillo, anche se il mio cane russa
molto, quindi a dire il vero non c’è poi così tanto silenzio.
A volte lascio come sottofondo la tv, su un documentario o su una serie che seguo ma con il volume sempre basso. Quando mi concentro su qualcosa entro nel mio mondo, inizio a viaggiare con i pensieri e la matita parte sul foglio. Quindi anche se ci fosse la tv accesa, non la sentirei.
A volte lascio come sottofondo la tv, su un documentario o su una serie che seguo ma con il volume sempre basso. Quando mi concentro su qualcosa entro nel mio mondo, inizio a viaggiare con i pensieri e la matita parte sul foglio. Quindi anche se ci fosse la tv accesa, non la sentirei.
Quando inizio un nuovo progetto faccio sempre uno studio
preliminare, attraverso una ricerca di immagini e guardando altri libri,
anche perchè certi progetti lo richiedono necessariamente. Per esempio
in questo periodo sto lavorando a una serie di albi
illustrati con racconti classici tratti dalla mitologia cinese e la
ricerca e lo studio preliminari sono essenziali. Una volta fatto tesoro
di tutte le informazioni trovate e immagini viste, mi stacco totalmente e
continuo il viaggio creativo da sola.
La mia scrivania e il mio studio sono un caos totale!
Purtroppo ho
il grave difetto di accatastare le cose ovunque per averle a “portata di
mano”, quindi poi mi ritrovo a dover lavorare sul tavolo in sala, perchè
quello del mio studio è ingombro di cose.
Le cose che tengo davvero in ordine sono i libri e i singoli progetti;
quelli vecchi e quelli nuovi, ordinatamente schedati in apposite
cartelle e salvati ovviamente sull’hard disk esterno.
Amo il colore blu, il verde e quello che gli americani chiamano
Teal e quando posso cerco sempre di inserirli. La mia palette di colori è
abbastanza limitata, amo usarne pochi e giocare sui complementari. A
ciò si unisce la mia borsa di pennelli virtuali
personale, ma può accadere che, a volte, ne scopra qualcuno che mi piace
di più. Tuttavia l’effetto finale dell’immagine non si discosta mai
molto da ciò che faccio di solito. Lavoro in digitale nella colorazione e
a mano nelle matite. Ma cerco sempre di rendere
anche l’effetto del colore abbastanza naturale. Ho studiato tre anni
illustrazione alla Scuola di Comics di Reggio Emilia e mi sono diplomata
imparando a illustrare con le tecniche tradizionali ( acrilico,
olio,acquerelli, matite colorate).
Mi sono avvicinata
al digitale da autodidatta e da lì, per versatilità ed esigenze di
tempo, non l’ho più lasciato.
Per quanto riguarda il mio modo di pensare e disegnare le immagini
la cosa a cui tengo di più è l’idea. Mi piace cercare di creare
atmosfere un pò oniriche, sognanti; mi piace avere sempre idee nuove e,
sebbene nell’illustrazione per l’infanzia bisogna
sempre essere il più chiari possibile, mi piace che l’idea sia
ricercata, mai banale o scontata. E spero di esserci riuscita con il
nostro libro.
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