Intervista a Claudio Comini


Claudio Comini vive sul lago d’Iseo.
Dal giorno in cui ha terminato gli studi di filosofia
si è dedicato alla scrittura di libri per ragazzi.
Autore della prima parodia italiana di Harry Potter (Herry Sotter),
ha vinto il Premio Bancarellino nel 2002 con il romanzo comico
“Le ventisette valige di Ennesimo Quaranta”.
I suoi libri sono editi da Giunti, Lapis, De Agostini, Disney Italia, Curci Young.
Ha ideato “Grangibus, festival della letteratura per ragazzi della città di Manerbio”
e “Oblomov”, il festival dei narratori. 


Come mai ha deciso di scrivere per i bambini e i ragazzi?

E’ iniziato tutto per gioco. Nel 1989, come vola il tempo quando ci si diverte…, sono diventato bibliotecario di una biblioteca comunale dove gli utenti erano prevalentemente bambini e ragazzi. Per poterli consigliare mi sono messo a leggere moltissimi libri destinati a loro. Mi sono divertito a tal punto da decidere di buttarmi nella scrittura. Poi c’è stato l’incontro con Orazio Minneci, che all’epoca era un collega e presto è diventato un amico. Abbiamo iniziato a scrivere a quattro mani, ma soprattutto a inventare a due teste. E’ stato un periodo molto giocoso e pieno di stimoli.

Cosa le piace della scrittura, dello scrivere?

Che a volte è come mettere le mani nelle tasche. Salta fuori qualche spicciolo che non sapevi nemmeno di avere. La scrittura implica mestiere e metodo ma è anche una sorpresa continua.

Ci racconta quando scrive, il suo tavolo da lavoro e se preferisce la carta o il pc?

Succede quasi sempre così: esco di casa per portare a spasso il cane. Ma ho sempre con me uno zainetto con il computer palmare pronto all’uso o un blocchetto per gli appunti. Quando l’attacco della frase o del capitolo arriva mi fermo su una panchina o al bar e butto giù due o tre pagine.

Ci sono delle consuetudini, situazioni o atmosfere che cerca di ritrovare o ricreare perché aiutano il suo processo creativo?

La musica mi è indispensabile. Senza un lettore mp3 e il brano giusto faccio fatica a isolarmi dal resto del mondo circostante. Poi ho la fortuna di vivere in un posto molto bello. Passeggiare in riva al lago aiuta moltissimo.

Sta lavorando a qualcosa in questo periodo?

Sto trovando difficoltà a concludere una storia, iniziata di slancio, perché ce n’è un’altra che preme.
E’ una situazione difficile.

Ha mai sognato il personaggio di una delle sue storie dopo averlo inventato?

No. In genere sono i personaggi che sognano me.

C’è qualcosa che vorrebbe lasciar detto in questa intervista?
Una riflessione, un pensiero, ciò che preferisce, ci dica.

Che a una delle domande ho risposto con una sciocchezza. Una sola. E’ andata bene!




Il sito dell'autore: http://www.claudiocomini.it/
 
 
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