Intervista a Claudia Venturini che ha illustrato I Dieci piccoli omini molto agitati
Per approfondire i vari aspetti di un libro che appare tanto
semplice, e di fatto lo è, ho deciso di rivolgere un paio di domande a Claudia,
che ha reso il testo tangibile mettendo in atto, nelle illustrazioni, delle idee
precise. Sarà interessante scoprire il suo processo creativo.
Disegnarli è stata quasi una sorpresa perché alla fine mi
sono allontanata dagli stili e dalle tecniche con cui lavoro solitamente. Le
tue rime parlano ai più piccoli di movimento e colori in modo molto giocoso,
quindi i personaggi dovevano comunicare allegria e energia. Così ho stilizzato
gli Omini guardando a quanto di più semplice e colorato poteva esserci nel
mondo dell'immagine.
Ho pensato alle emoticon usate sui cellulari e sui social,
ai colori forti della pop art e di Keith Haring, ma soprattutto a come tutti
quanti da bambini abbiamo "riassunto" il viso umano nei nostri primi
disegni: un cerchio, due punti una linea curva.
Sono disegnati quasi completamente con la tecnica digitale,
il segno nero e i colori pieni, senza sfumature, li avvicinano al mondo del
fumetto e la texture in acrilico movimenta un po' lo sfondo.
La prima illustrazione che ho realizzato è stata quella per
la copertina, un groviglio di omini intorno al titolo. Un groviglio che
funziona, è una copertina mossa, affollata, allegramente agitata. Spero che ai
piccoli lettori piacerà.
E poi, ho chiesto a Claudia una sua giornata tipo da
illustratrice, com’è la sua scrivania e cosa fa per confortarsi durante i
lunghi giorni lavorativi.
A dir la verità non ho una giornata tipo, certamente
pianifico il lavoro, quando non è lui che pianifica me :)
Una necessità che diventa quasi rito è quando concludo una
commissione: faccio ordine nella mia postazione, butto, riorganizzo il
materiale e archivio. Un bel reset completo e anche la mente ringrazia.
Oggetti propiziatori non ne ho, la stanza dove lavoro per
quanto piccola è il mio luogo, ho tutto quello che mi occorre per lavorare e ci
sto bene. Nel tempo l'ho attrezzata riempiendola di cassettiere (Ikea forever)
e scaffalature, un gioco ad incastri! Resta giusto un sentiero per raggiungere
balcone o porta.
Lavoro molto bene con il silenzio, soprattutto la sera, per
fortuna vivo in una zona lontana dal traffico, c'è tranquillità e molto verde.
Da un angolo del mio tavolo ti mando una foto del
parco-pennelli per i colori acrilici. Per realizzare la texture di fondo degli
Omini ne ho usato un paio grandi, quelli secolari, che ho da anni e non so
quanti anelli abbiano ormai nel tronco, ma sono davvero longevi, più li uso e
si rovinano, meglio lavorano.
Poi c'è il "reparto acquerelli", ma quella è
un'altra storia... :)
Una video recensione del libro:
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