Pollicino del 1974
La copertina un po' rovinata dalle mani dei cuginetti per le quali è passata.
I visi dei taglialegna e i visi degli orchi. Speculari.
Direttamente dalla soffitta della casa in cui ho vissuto i miei primi 30 anni di vita: Pollicino.
Stava nel primo pacco di libri ben avvolti e protetti, proprio davanti l’entrata.
Eppure qualche volta che l’ho cercato, non ero mai riuscita a trovarlo.
Mi ricordavo i colori della faccia dell’orco e com’era intensa la sua espressione.
Sì, dopo tanti anni mi è rimasto impresso, come gli alberi, e le coperte alte e gonfie nella casa dei taglialegna, e la tenerezza di Pollicino col soffione tra le manine.
Il libro che ho sempre ricordato, che mi è rimasto dentro.
Il mio preferito, posso sbilanciarmi a dire che sì, era il mio preferito.
I colori smorzano l'orrore. Vero?
Il testo ora come ora non verrebbe mai accettato da un editore, credo.
Troppo moraleggiante. Estremamente.
Però che descrizioni, che atmosfere, che passaggi forti e incisivi.
Ne subisco ancora il fascino!
Commenti
Bellissimo!
Anch'io vado in cerca dei miei libri d'infanzia per ricordarne le emozioni (nel mio blog sui libri ne parlo :) ).
Davvero interessante, per me, ricordare e scoprire "come" e "cosa" vedevo...
Bel post :)
Ila
andare in soffitta e ritrovare splendidi ricordi..meraviglioso!