Intervista ad Andrea Alemanno che ha illustrato Lucilla e Lupetto Lulù



Lucilla e Lupetto Lulù sono personaggi in teoria molto classici, una bambina, un lupo… ma questa storia stravolge l’idea di una relazione classica tra i due, ci racconta tutt’altro. Com’è stato realizzare le immagini per questo libro?
Ciao Cristina!
Realizzare questo libro è stato veramente divertente.
L'ambiente in cui si svolge è diverso dai soliti. Nessun bosco, nessuna fatina, ma una tipica giornata metropolitana. Finalmente qualcosa di diverso, pensai.
Per questo libro volevo colori accesi e personaggi molto caratteristici per non dire inusuali, e fortunatamente all'editore è piaciuta l'idea.






Ci racconti un po’ come ti sei approcciato ai protagonisti?
Al tram in cui si svolge il racconto, gli interni, i passeggeri che sono molto interessanti e curiosi, le emozioni dei due.
Quando l'editrice mi contattò e mi parlò della storia, la trovai subito interessantissima, ma avevo dei dubbi.
Come faceva un lupo a prendere il tram? E perché nessuno si spaventa di un lupo che oblitera il biglietto?
Pensai allora che in questa storia umani e animali potessero convivere, come se fosse del tutto normale e così ogni dubbio sparì!
E allora possiamo incontrare Lady Gaga che parla con un piccione, una donna tutta tatuata, un bulletto dall'aspetto di un gorilla scappare via dal tram, un koala o un cucciolo di coccodrillo, tutti sulla stessa carrozza, senza problemi o esclusioni.
La carrozza diventa un mondo ideale che viaggia da una fermata all'altra.






la bozza del disegno sopra

La tua giornata tipo da illustratore?
La mia giornata è abbastanza lineare. Imprevisti a parte, di solito la mia giornata è cadenzata da lavoro e cibo.
Le pause per fortuna ci sono e l'attività fisica (poca ammetto) c'è, anche se, forse dovrei darmi più tempo per me.

Hai riti di inizio o fine lavoro?
Sinceramente no, ma credo che la colazione possa definirsi un rito. E' praticamente impossibile che inizi a lavorare se prima non mi sono fatto una bella tazzina di caffè fumante e dopo aver letto qualche notizia dal mondo. Rimanere aggiornati e svegli è alla base di un buon illustratore!

La tua scrivania è ordinata, disordinata?
Direi a periodi alterni. Ci sono giornate in cui è perfetta, con tutti i porta penna al loro posto, con il bonsai florido all'angolo che mi guarda. Altre volte invece è un vero disastro. Libri, fogli, post it, appunti, taccuini e agende tutte sparpagliate tra matite, penne, tablet, cellulari, tastiera e cibo (sì, ogni tanto mangio davanti al monitor!)



Ascolti musica mentre lavori o preferisci il silenzio?
Sia sacrosanta la musica! Che sia radio o delle playlist ho sempre un po' di musica che aleggia nello studio. Il silenzio è utile, non lo metto in dubbio, soprattutto quando si scrive, ma la musica può essere veramente una spinta psicologica nell'arco della giornata.

Cibi che confortano?
Se siete a dieta saltate questa risposta. Dovrei rispondere che i migliori cibi che confortano sono quelli salutari, ma in realtà cosa c'è di meglio di una ciotola di tarallini o pop corn con della birra a fianco? Semmai a fine giornata (ho già l'acquolina in bocca).

Se potessi scegliere su cosa lavorare, hai dei colori, degli stili, o tipi di trame preferite?
Bella domanda.
Il mio pregio, o forse il mio peggior difetto, è che difficilmente trovo spiacevole un progetto. Riesco sempre a trovare qualcosa che me ne fa innamorare, in quanto cerco di farmi influenzare dal soggetto della storia o dal prodotto e portarla nel mio mondo illustrato.
Una storia matura proverò a realizzarla con una ricerca dei colori diversa, mentre una storia per piccoli con forme vivaci ad esempio.
Attualmente sto lavorando su un gioco in scatola che sembra non finire mai, poi ho concluso un libro illustrato su Jan Vermeer, e un altro su di un elefante ammalato, e tutti con stili differenti tra loro.
Certo, se dovessi proprio scegliere un tema vorrei fare un bel romanzo classico tipo Moby Dick o Dracula sarebbe bellissimo!


 dall'albo illustrato su Jan Vermeer

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